giovedì 8 maggio 2014

DECALOGO della PIADINA


1.    Non avrai altro companatico all'infuori della piadina.

2.    Non metterai altro formaggio all'infuori dello squacquerone.   


3.    Non nominare la piadina invano, mangiala e basta.


4.    Ricordati di santificare le feste mangiando piadina.


5.    Onora il padre e la madre affinché ti preparino la piadina ogni giorno.


6.    Non scaldare il ripieno della piadina.


7.    Non commettere atti impuri usando olio d'oliva o burro al posto dello strutto.


8.    Non rubare la piadina ad altri.


9.    Non desiderare di assaggiare la piadina d'altri.


10.   Condividi la piadina con il tuo prossimo.


mercoledì 7 maggio 2014

L'alimentazione del gatto

ALIMENTI  COMUNI TOSSICI PER I GATTI  E DA EVITARE ASSOLUTAMENTE:

-    Cioccolata, cacao, tè e caffè : contengono stimolanti (teina, teobromina e caffeina) che possono incidere su cuore e sistema nervoso e causare anche la morte.
-    Bevande alcooliche: possono causare intossicazione, coma e morte.
-    Cipolle, erba cipollina, aglio e tutti gli alimenti che ne contengono, anche in polvere, compresi gli omogeneizzati per bambini  (crudo, cotto, o in polvere) contengono solfossidi e disolfuri, che possono danneggiare i globuli rossi e provocare anemia. I gatti sono più sensibili dei cani a queste sostanze.
-    Uva e Uva passa: contiene una tossina ancora poco conosciuta e molto dannosa per i reni.
-    Prodotti con xilitolo: usato come dolcificante in molti prodotti, tra cui gomme, caramelle, prodotti da forno e dentifricio. Nei nostri animali induce il rilascio di insulina, che può portare ad insufficienza epatica entro pochi giorni. L’aumento di insulina causa ipoglicemia (bassi livelli di zucchero nel sangue). I segni di tossicità includono vomito, letargia, perdita di coordinazione e, nei casi avanzati, convulsioni.
-    Ritagli di grasso, lardo o fritture: favoriscono l’insorgere di pancreatite
-    Ossa e lische di pesce: soprattutto cotte, tendono a sminuzzarsi e causare l’ostruzione o la lacerazione del sistema digestivo. Questi piccoli ossicini possono anche rimanere in gola e causare ascessi che devono essere trattati chirurgicamente.
-    Cibi ammuffiti o scaduti: possono intossicare anche in modo grave e danneggiare gli organi interni
-    Spezie
-    Uova crude: contengono un enzima chiamato avidina, che riduce l’assorbimento di biotina (una vitamina B). Questo può portare a problemi al pelo. Le uova crude possono anche contenere la salmonella.
-    Dolci: contengono zuccheri e grassi possono portare ad obesità, problemi ai denti, e, eventualmente, diabete.
-    Integratori vitaminici: Somministrare integratori vitaminici (soprattutto se umani e contenenti ferro, oppure quelli con vitamina A e D) , senza il controllo veterinario, a soggetti che si cibano di alimenti equilibrati già correttamente integrati possono indurre patologie da accumulo anche molto serie. Possono indurre patologie urinarie come la formazione di cristalli e calcoli.
-    Agrumi (o alimenti conditi con limone): possono provocare conati di vomito.
-    Avocado: le foglie, il frutto, i semi e la corteccia di avocado contengono una sostanza, la persina, che è innocua per le persone ma molto tossica per gli animali, nei quali può causare avvelenamento.
-    Noci di macadamia:  sono comunemente utilizzate in molti biscotti e dolciumi. Possono causare tossicità i cui sintomi consistono in debolezza, depressione, vomito, tremori e ipertermia.
-    Parti verdi di pomodori, patate e peperone in quanto contengono la solanina velenosa.
-    Insaccati e  maiale crudo.
-    Funghi, ovviamente in particolar modo quelli non edibili per l’uomo, possono contenere sostanze tossiche e provocare la morte del gatto
- Patate crude, fagiolini crudi,
- Spinaci, rape rosse, prezzemolo, bietola, che contengono più acido oxal rispetto ad altre verdure. Non sono consigliabili.
- Erbe e altri integratori come yucca, aloe vera, ginseng
Questi integratori non bisognerebbe darli senza una ragione valida. Molte erbe contengono degli oli essenziali che sono velenosi per i gatti.



EVITARE GRANDI QUANTITA’ DI:

-    Sale : alimenti molto salati causano problemi renali precoci, scompensi elettrolitici, disidratazione e anche morte.
-   Latte e prodotti lattiero-caseari: benché piacciano molto ai gatti possono essere scarsamente digeriti. Meglio non somministrare affatto il latte, poiché dopo lo svezzamento i gatti perdono l’enzima capace di digerire il lattosio, quindi la più comune conseguenza dell’assunzione di latte nei gatti è la diarrea… Se proprio il latte è adorato dal vostro micio ci sono in commercio le confezioni apposta a basso contenuto di lattosio.
-    Cibo per cani : se l’ingestione è accidentale e avviene una tantum, non causerà problema, ma se diventa la dieta tipica del gatto  è anch'esso sbilanciato, carente di proteine per quantità e qualità e può causare malnutrizione e problemi di vario tipo. Sono troppo poveri di proteine e di grassi e troppo ricchi di amido, oltre a contenere troppa poca taurina.
-    Carboidrati: evitare la pasta, piuttosto poco riso molto cotto e sciacquato dell’amido. La dieta dei gatti infatti prevede una piccolissima percentuale di carboidrati perché la loro capacità di digerire gli amidi è molto ridotta. Quindi niente pasta o avanzi della nostra tavola al micio.
- La percentuale di ossa troppo alta
Una percentuale di ossa del 5 – 10% è sufficiente. MAI dare delle ossa cotte che diventano fragili, secche e si scheggiano.
-    Pesce crudo:  la carenza di tiamina (vitamina del gruppo B), di cui il gatto ha particolare necessità, può causare debolezza e sintomi nervosi, che nei casi più gravi possono portare addirittura alla morte.Il pesce crudo può contenere la tiaminasi che distrugge la vitamina B1. Per questo motivo non è consigliabile darlo più di 1 o 2 volte a settimana. Troppo pesce crudo come il tonno o il salmone possono causare un’infezione pericolosa.
-    Tonno in scatola: pensato per il consumo umano, può causare carenze alimentari in quanto non bilanciata e povera di sostanze nutritive utili (come sali minerali e vitamine)
-    Carne cruda : oltre che una dieta poco bilanciata  il micio rischia parassiti, intossicazioni e infezioni (meglio piuttosto scottarla appena)La percentuale di proteine nella carne cruda è comunque sempre più alta di quella che si può trovare nel cibo confezionato.
-    Fegato, reni e frattaglie: troppo poveri di calcio e troppo ricchi di fosforo e vitamina A.C’e il pericolo del sovra dosaggio della vitamina A. Non bisogna dare più del 3 – 5% di fegato.
- Olio di fegato di merluzzo
Non è consigliabile in quanto c’e il pericolo del sovra dosaggio di Vitamina A e D.
- Troppo tuorlo (cotto)
Può causare diarrea e c’e il pericolo del sovra dosaggio della vitamina A.
- Troppo albume (cotto)
Il bianco dell' uovo contiene un enzima che blocca nell'intestino l’assunzione di biotina, per questo motivo non bisogna darlo molto spesso.

Ricordatevi che I gatti non si possono far stare a digiuno come i cani, perché il loro metabolismo è fatto per assumere più pasti in un giorno.
Infatti Il gatto ama fare pasti piccoli e frequenti, circa 10-20 al giorno; questo rispecchia l’attività predatoria del gatto selvatico, che uccide e consuma piccole prede più volte al giorno.

Per i gatti che non hanno problemi di soprappeso e in quelli in crescita è possibile lasciare loro il cibo sempre a disposizione, in particolare se è del tipo secco. Un gatto sano e attivo sa regolarsi autonomamente e mangia la quantità di alimento utile a soddisfare le sue necessità caloriche, e non di più.
Se il cibo viene lasciato a disposizione l’alimentazione resta costante, con piccoli pasti consumati in maniera casuale nell'arco della giornata.

Per i gatti d'appartamento può essere invece necessario razionare l’alimento per evitare problemi di obesità. In tal caso la quota totale giornaliera può essere divisa in 5-6 piccoli pasti. È importante seguire una routine, lasciando il cibo a disposizione a orari fissi, senza mai cedere alle richieste. Il gatto impara rapidamente gli orari dei pasti, evitando di mendicare in modo incessante.

I fattori che influenzano il gatto nella percezione dei sapori sono: odore, sapore, consistenza e temperatura del cibo.
Un odore forte ed invitante è sufficiente a incoraggiare il gatto a consumare un alimento.
La temperatura del cibo da preferire è quella tiepida, intorno ai 35° C, perché il calore aumenta il profumo del cibo e invoglia il vostro gatto a mangiare.
Evitate cibi freddi di frigorifero o troppo caldi.
Il senso del gusto in combinazione con il senso dell’olfatto determinano la percezione del sapore. I gatti hanno sulla lingua papille gustative poco sensibili al gusto dolce, ma molto sensibili ai gusti salato, acido e amaro, come ai componenti della carne.
Anche la consistenza dell’alimento influenza l’appetibilità. I gatti non sono in grado di masticare in modo efficace e riducono le dimensioni del cibo in pezzi che possano essere ingeriti.

Inoltre per I gatti è indispensabile ingerire fili d’erba. Questo perché inducono il vomito grazie all'azione meccanica dei fili d’erba sulla parete dello stomaco; in questo modo il gatto può liberarsi di sostanze indigeribili come il pelo.

Per i gatti d'appartamento il rischio più grande è che ingeriscano le foglie di piante in vaso, con il pericolo di avvelenarsi. Si può ovviare al problema lasciando a disposizione del gatto dell’erba coltivata, di cui si trovano i semi in vendita nei negozi specializzati.

Ultimo ma non meno importante riguarda l'acqua: i gatti bevono poco per natura e integrano una parte di acqua con il cibo umido ingerito.
Tuttavia lasciate sempre a disposizione una ciotola d'acqua fresca e pulita, l'importante è che sia o naturale (in bottiglia) o filtrata, perché il cloro presente nell'acqua del rubinetto non fa assolutamente bene ai nostri amici animali.

mercoledì 30 aprile 2014

Cibo casalingo per gatti con il Bimby


Da circa un anno ho portato a casa con me una gattina.
Premesso che sono nata e vissuta in campagna, i gatti di casa mia hanno sempre vissuto all'aperto e nutriti di avanzi e di ciò che cacciavano quotidianamente.
Naturalmente la società moderna ci ha portato una maggior consapevolezza e conoscenza delle abitudini dei nostri amici da compagnia e di conseguenza un maggior rispetto per la natura del nostro gatto.
Da qui il mio interesse per cibi sani, naturali e soprattutto appropriati ed equilibrati da poter somministrare alla mia bestiola.

Partiamo dal fatto che il gatto è un CARNIVORO.
Uccelli, topi, lucertole, pesce e insetti fanno parte di un’alimentazione di un gatto che vive in natura. Tutto l’organismo è regolato per questo.
Il gatto digerisce con difficoltà l’amido (riso, mais) a meno che non venga somministrato in piccole quantità e stracotto
La grande quantità di cereali rappresenta un gran problema per la digestione e il metabolismo, visto che l’organismo del gatto è quello di un carnivoro.L’intestino corto, il metabolismo e gli organi interni del gatto non sono in grado di digerire queste grosse quantità di carboidrati.
Conseguenza di questo suo metabolismo a base di carne, sono numerose peculiarità quali ad esempio l'assorbimento della vitamina A: nessun felino è in grado di produrre vitamina A a partire da carote, od altra fonte vegetale,
Al gatto basta dal 3 – 5% di componenti vegetali.
Possono trarre, al contrario di cani, alcune vitamine, aminoacidi e acidi grassi essenziali soltanto da sostanze animali.

Vorrei sottolineare l'aspetto carnivoro del nostro amico felino, in quanto ultimamente si possono trovare dei mangimi vegetariani sul mercato. Un mangime cosi non è assolutamente adatto per un carnivoro come il gatto.
Mentre i gruppi di pressione vegetariani vorrebbero un’alimentazione fatta di frutta e ortaggi per i loro gatti, lo stesso non è supportato dai medici,  dall’ American Society for the Prevention of Cruelty to Animals, da The Vegetarian Society of the United Kingdom, che ricordano come la carne sia un alimento irrinunciabile per la natura dei felini.
Di primo acchito, i gatti possono apparire in forma dopo una dieta vegetariana o vegana, ma nel tempo possono comparire dei deficit nutrizionali.

Per quanto mi riguarda ho deciso di integrare un'alimentazione industriale di alta qualità con un'alimentazione casalinga.

I vantaggi di un'alimentazione casalinga sono quello di sapere perfettamente cosa mangia il gatto, visto che lo si prepara personalmente, e il notevole risparmio di denaro.
Ci vuole tempo per cucinare tutto e tagliare tutto a pezzetti.
 Il cibo cotto si mantiene soltanto 2 giorni in frigo e al massimo per 3 mesi in congelatore.

Per quanto riguarda le proporzioni eccovi un breve riassunto sulle quantità di carne da adottare:
Carne – varie parti  (pollo, pesce, manzo, coniglio) 70%
Riso molto cotto 15%
Verdure verdi o carote (no cipolle, sono tossiche!) 10%
Olio d’oliva 5 %

Ho comprato per le mie due ricette del macinato di manzo, dei ritagli di pollo, fegatini e cuoricini di pollo.

Ricetta 1: MOUSSE DI POLLO CON FEGATINI
Mettete nel bimby la percentuale di carote: 10 sec, vel. turbo
Aggiungete l'olio, acqua e riso in proporzione 2/1: 30 min, vel. 1, varoma
Posizionate il Varoma con i ritagli di pollo adagiati sul vassoio.
Una volta cotto il riso aggiungete le frattaglie (fegatini e cuoricini 5%): 15 min, vel 1, 100°
Nel frattempo togliete il varoma, disossate i ritagli senza scartare la pelle.
Aggiungete la carne e la pelle nel boccale: 30 sec, vel 4.
Lasciate intiepidire e suddividete la mousse in vari contenitori che riporrete nel freezer.

Ricetta 2: BOCCONCINI DI MANZO
Inserite nel boccale la carota: 10 sec, vel turbo
Aggiungete l'olio, l'acqua e il riso nella proporzione 2/1 : 30 min, 100°, vel.1
Aggiungete la carne: 20 min, 100°, vel. 1
Terminata la cottura lasciate raffreddare e sporzionate nei vasetti.
Conservate nel freezer e scongelate al bisogno.

Per fornire una giusta percentuale di grassi sarebbe meglio utilizzare le parti grasse della carne stessa, e anche una certa percentuale di interiora.
Il fegato non dovrebbe superare il 5% della percentuale di carne in quanto troppo ricchi di fosforo e vitamina A; c’e il pericolo del sovra dosaggio della vitamina A.

Bisognerebbe in teoria aggiungere anche degli integratori minerali alla ricetta casalinga del gatto, ma sono uno dei più grandi pericoli nella dieta fai da te se non dosati correttamente. Le sostanze minerali sono infatti direttamente coinvolte nella formazione di cristalli e calcoli. I sovradosaggi possono essere molto pericolosi, come lo sono anche le carenze.
Per quanto uno si impegni e sia competente in materia non raggiungerà mai i livelli di equilibrio dietetico dei cibi industriali di qualità, e se proprio non ne sa nulla di dieta felina rischia a lungo termine di fare dei bei danni.

 Per questo motivo ho deciso di alternare cibi fatti in casa con alimenti industriali completi, che contengono la corretta percentuale di vitamine, minerali e proteine.

Un ultimo consiglio: conservate le pietanze in frigorifero, ma mai somministrare il cibo direttamente dal frigo al vostro micio, perché anche i cibi freddi possono creare seri problemi di salute a lungo andare; piuttosto scaldate appena appena la quantità desiderata nel microonde ( per intenderci, se toccate con un dito, il calore deve essere appena percepibile) oppure toglietela dal frigo mezz'oretta prima di servirla.